Su Laboratori Poesia un articolo sul Festival Pagine al Centro una nota a In absentia (Interlinea, 2024).
IL POTERE AGGREGATIVO DELLA POESIA
«Siamo abituati a considerare i centri commerciali come non-luoghi nonostante Augé stesso, anni dopo quella definizione, ammise che anche nei non-luoghi si creano luoghi – commenta il friulano Alessandro Canzian – Questo grazie al potere aggregativo, inarrestabile quanto innato della parola che, ovunque si deposita non si perde, ma modifica il luogo stesso diventando dialogo e ascolto. Ed è il potere aggregativo della poesia, oggi inaudito ma antichissimo, che ne rende pertinente il ritorno, l’apparizione nella piazzetta di un centro commerciale che in quanto spazio aperto è e rimane Agorà».
Titolare di Samuele Editore (QUI), fondatore di Laboratori Poesia e tra i fondatori di Una Scontrosa Grazia (QUI), della rivista “Laboratori critici” (QUI) e del sito Pordenoneleggepoesia.it (QUI), Canzian porterà con sé la sua nuova raccolta, In absentia (Interlinea, 2025), in cui ogni forma di vita che sfiora il linguaggio dell’autore si rivela lieve, fragile e fugace per natura. Non a caso, la seconda sezione, Sul fondo, si ispira al primo titolo scelto da Levi per Se questo è un uomo: fa da contraltare, inoltre, la comparsa di un topo al quale il poeta si rivolge con empatia e che ricalca il maus di Spiegelman, simbolo di precarietà esistenziale: «Anche Dio creò il mondo / in sette giorni / prediligendo la notte. / Anche Dio / è scuro come un topo».
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