Decalogo del poeta

Leonardo da Vinci Tutt'Art@
 
 

Nessuno può dirsi poeta. Il poeta viene nominato dagli altri

 

Difficilmente si è poeti prima dei 40/50 anni

 

Scrivere versi non significa essere poeti

 

L’essere poeti non è un privilegio, ma una responsabilità

 

Essere poeti non è un modo di essere, ma di pensare

 

Il poeta è prima di tutto un lettore, non esiste poeta che non sia uno studioso

 

Il poeta non scrive mai per se stesso, sempre per qualcuno

 

La poesia è inutile, per questo ha l’obiettivo di diventare necessaria

 

La poesia non deve diventare un obiettivo della vita, non ne vale la pena

 

La poesia è un laboratorio continuo

 
 
 
 
 
 

6 pensieri su “Decalogo del poeta

  1. C’è tanta saggezza in questo decalogo che resta comunque difficile rispettare completamente, poiché l’Ego di un poeta è grande, enorme , immenso ( e purtroppo così dev’ essere perché sgorghi poesia )…

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  2. Non credo che serva un ego smisurato per fare poesia. Penso che la poesia sgorghi nella misura in cui il poeta, e il suo ego, riescono a farsi da parte. Ma servirebbe ben piu di un commentino come il mio per argomentare…

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  3. DECALOGO DEL POETA

    I
    La poesia ha il potere di impressionare, di colpire al cuore, di illuminare a giorno. E’ la via privilegiata per avventurarsi nel mistero e sconfinare nella verità.

    II
    La poesia non può lanciarsi verso cieli irraggiungibili senza perdere la propria identità e partorire la sua esasperazione.

    III
    La poesia è un evento prodigioso nell’universo del poeta, tanto più raro quanto più prezioso. I poeti che collezionano trofei sono clandestini nel suo regno e usurpatori del suo trono.

    IV
    La poesia è fuga dalla realtà che spinge verso la dannazione eterna, fino a quando non diventa ricerca della verità e spalanca la via della salvezza.

    V
    Quanta poesia svanisce nel nulla dopo un attimo d’effervescenza! Si dia scheletro al pensiero, sangue allo scritto, perché morda la realtà e renda carne il sogno.

    VI
    E’ la poesia ogni volta a destare il poeta e non viceversa! Quando la poesia tace il poeta dorma perché scrivere è un peccato mortale quando non si ha straordinario da offrire.

    VII
    Ci sono poeti che scrivono quello che sognano e poeti che scrivono quello che vivono. I primi camminano, i secondi volano.

    VIII
    La poesia ha mille volti tutti capaci d’incantare chi dalla seduzione d’un suo volto non si lascia abbagliare.

    IX
    Il poeta non ha il compito di portare pochi eletti sulla vetta ad ammirare il panorama, ma il popolo in piazza a percepire il fremito della creazione.

    X
    Il poeta è un servo della parola! Del verbo che esce dalla sua bocca ne vivisezioni ogni frammento perché destinato ad esplodere nei cuori con la sua luce rivelatrice.

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